viaggio di nozze: roma, costiera amalfitana e capri. 2° parte costiera amalfitana e capri

Viaggio speciale, di nozze, di 10 giorni: 5 a Roma, 3 a Sorrento per visitare la Costiera amalfitana e 2 nella meravigliosa isola di Capri.

6°giorno

Andiamo in stazione e prendiamo il treno per Napoli e da lì la Circumvesuviana per Sorrento. In stazione ci viene a prendere il pullmino vintage del nostro bellissimo hotel, il Relais Regina Giovanna, immerso negli ulivi e con un tratto di costa privato.

7° giorno

Prendiamo l’autobus per Amalfi. In questa stagione non è troppo affollato, la strada è tanta e tortuosa, ma gli scorci sono spettacolari.

Arrivo ad Amalfi dopo circa 2 h. Duomo dalla facciata stupenda, chiostro del Paradiso con il piccolo, interessante museo.

Andiamo a piedi nella vicina Atrani, bellissimo borgo dalle facciate bianche,vicoletti e portici scavati nella roccia. Prendiamo al volo un autobus per Ravello (abbiamo comprato il comodo biglietto da 24 h Sita sud).

 

Ravello è la città della musica, è in alto sulla costa, in breve si sale molto.

Visitiamo Villa Rufolo, stupendi il chiostro con gli archetti medievali e la vista sulla costiera.

   

Andando verso il pullman diamo un’occhiata da fuori all’auditorium dell’arch. Oscar Niemeyer. Ci fermiamo ad Amalfi per un altro giro in centro. Bei negozi che vendono ceramiche. In uno ci sono i ciuchini in ceramica, simbolo della costiera, del duro lavoro contadino sui terrazzamenti, della tenacia e poi della ripresa, economica, turistica.

Ritorno a Sorrento, ceniamo qua in centro e prendiamo un bus che ci porta davanti all’ingresso della tenuta del Relais

8° giorno

La colazione è fantastica, torte da pasticceria, oggi una, bellissima, con crema pasticcera e corbezzoli.

Andiamo a Positano con il traghetto, percorso lungo la costiera e arrivo in fondo al paese che si snoda su una collina. Anche se è ottobre fa così caldo che ci compriamo dei vestiti più leggero. Positano è famosa anche per la Moda Positano, nata negli Anni ’60 quando, per andare incontro ai tanti turisti stranieri accaldati dai loro vestiti, gli artigiani iniziarono a produrre degli abiti utilizzando le stoffe che avevano, gli asciugamani di lino e cotone, i centrini, le lenzuola e perfino gli abiti da sposa.

Facciamo la passeggiata fino alla spiaggia di Fornillo, mangiamo in un bar ancora aperto, con vista sul mare e bruschetta deliziosa.

 

Giriamo su è giù per il paese, anche qua, come in tutta la costiera, splendidi negozi di ceramica, piatti enormi, ricci colorati. Ci sono dei meravigliosi alberi in fiore che non avevo mai visto, la Ceiba speciosa. Merenda in un locale bellissimo Casa e bottega.

   

Riprendiamo il bus per Sorrento, stavolta è pieno e stiamo in piedi.

A Sorrento vallone dei Mulini, strapiombo impressionante. Chiostro di San Francesco, medievale, molto bello. C’è una mostra, Italians del fotografo Celentano e grandi foto di Sophia Loren. I paesi, i fiori, il cibo, tutto è così bello da non sembrare vero. Gli stranieri impazziscono per quest’Italia da cartolina. La vespa, la ‘500, gli abiti in lino bianco e le delizie al limone.

Cena nel ristorante del Relais, mangiamo ancora all’aperto, che bel posto.

9° giorno

Ci accompagnano con il pullmino dell’hotel al porto dove ci imbarchiamo per Capri, molto vicina.

Saliamo subito con la funicolare perché dormiamo nel paese di Capri, che è in alto. Albergo in stile caprese ‘Il gatto bianco’ dove dagli anni ’50 i proprietari ne tengono sempre uno. Facciamo una lunga passeggiata per vedere dall’alto l’edificio razionalista Villa Malaparte dell’arch. Adalberto Libera, o, come sembra dalle ricerche più recenti, in realtà progettata dallo scrittore stesso. Vista e percorso meravigliosi, con però 400 gradini in salita per tornare al paese.

 

Prendiamo il bus per Anacapri e andiamo subito con la seggiovia sul monte Solaro, dove la vista è straordinaria.

Anacapri è molto diversa dalla mondana Capri, è discreta, tanti bei vicoli e piazzette.   

10° giorno

A Capri invece c’è una delle più alte concentrazione al mondo di negozi di grandi firme, accanto a quelli di artigianato. Bellissimi i sandali capresi fatti e personalizzati su misura e da vedere il negozio Eco Capri che vende abiti e oggetti ispirati ai disegni dell’artista locale Letizia Cerio.

Facciamo il giro dell’isola, quello organizzato, da 18 euro; ci avevano proposto quello privato, molto più caro, che ferma a richiesta.

Giornata splendida, giro dell’isola con le sue alte coste. Arriviamo alla famosa grotta azzurra, attendiamo qualche minuto che ci venga a prendere la barchetta che porta solo 4 persone. In estate l’attesa può arrivare a 4 ore. L’ingresso alla grotta è una stretta fenditura alta 1,30 m circa, il barcaiolo si deve piegare all’indietro per passare. E’ difficile descrivere la luce, la magia surreale di questo posto. Acqua azzurrissima e splendente.

Altre grotte particolari lungo la costa, a cui passiamo vicino, la grotta verde, la grotta delle stalattiti, dei coralli. Vediamo i faraglioni, ci avviciniamo, ci passiamo attraverso.

Pranziamo a Marina grande e torniamo su con la cremagliera. Giardini di Augusto, vista splendida sulla costa, i faraglioni e su via Krupp, sentiero che porta a Marina piccola realizzato nei primissimi anni del ‘900 dal magnate tedesco Alfred Krupp. Ora è chiuso.

 

Certosa di San Giacomo, carina, ospita i quadri del pittore tedesco Karl Wilhelm Diefenbach, uno dei tanti stranieri innamorati dell’isola e trasferiti qua. A lui si ispira il film Capri-Revolution.

11° giorno

Salutiamo il gatto bianco Mirò e Capri. Ci imbarchiamo da Marina Grande per Napoli.

Facciamo ancora un giro per la città (vicino al porto troviamo un deposito bagagli), mostra di Bud Spencer a Palazzo Reale, ancora una pizzetta, una sfogliatella riccia..

Si torna a casa.