via francigena a piedi: da pont saint martin a viverone

Abbiamo percorso in questo viaggio 60 km in 3 giorni, partendo da Pont Saint Martin, in Val d’Aosta e percorrendo la parte morenico canavesana della via francigena fino al lago di Viverone.

28 agosto- 01 settembre 2013

Via francigena morenico – canavesana.

La via Francigena è lunga 1600 km, è la via percorsa da ” Sigerico, Arcivescovo di Canterbury, (che) recandosi a Roma in visita al Papa Giovanni XV nel 990 d.c., durante il viaggio di ritorno prese nota dei luoghi di sosta, in un documento che si è conservato fino ai giorni nostri, e attualmente è conservato alla British Library. Il percorso è articolato in 79 tappe (…).L’itinerario di Sigerico è stata la principale fonte per la ricostruzione della moderna Via Francigena, che quando è possibile transita per le mansiones (posti tappa) riportati nel documento.” tratto dal sito http://www.viefrancigene.org/it/Itinerario/Sigerico/.

Per programmare le tappe e alcune sistemazioni ho consultato anche: http://www.francigenasigerico.it/Associazione/Associazione.ph

L’immaginetta di Sigerico ci accompagnerà per tutto il percorso, ottimamente segnalato in questo tratto, assieme a moltissimi monumenti di epoca romanica.

1° giorno
Arriviamo a Pont Saint Martin in macchina e la parcheggiamo nel parcheggio della Foresteria Saint Martin dove dormiamo e da dove parte il sentiero. Abbiamo una camera da 7 tutta per noi. I nostri zaini pesano 7,2 kg e 9,40 Kg.

2° giorno
1° tappa Pont Saint Martin – Borgofranco d’Ivrea 21,4 km

Partenza alle 8. Il percorso è, per me, abbastanza impegnativo, si sale e si scende abbastanza, però è bellissimo, in mezzo alle viti, sostenute da colonne in pietra, le topie.

Arriviamo ad un complesso religioso bellissimo, San Lorenzo a Settimo Vittone, ma purtroppo è chiuso. La via in questa zona, passa attraverso numerose pievi medievali e castelli. Paesini con tetti in scandole di pietra, passaggi su ponticelli o arcate.

Montestrutto. Bello il castello e la pieve.

Mangiamo i nostri panini ai Balmetti, a Borgofranco, tipiche cantine con sopra una stanza per ricevere gli ospiti. Arrivo alle 15.00 al b&b “I tre ciliegi”, vicino al bosco. La signora ci offre la cena, buonissima. Sono persone speciali, che ci accolgono come persone di casa.

3° giorno
2° tappa Borgofranco d’Ivrea – Burolo 19,60 km

Colazione fantastica con pan cakes, marmellate, biscotti e pane fatto in casa.
Montalto. Si passa vicino ai laghi da cui si vede il bel castello.

Ivrea. Castello con le torri. C’è il duomo ma non riusciamo ad entrare.

Andiamo alla ricerca dell’ufficio per avere il timbro, ma è chiuso. Telefoniamo e la signora, gentilissima, ci raggiunge in macchina e ci dà anche le credenziali. Le credenziali sono dei passaporti del pellegrino, che vengono timbrati in determinati punti del percorso e che ci serviranno, oltre che per orgoglioso ricordo, anche per avere gli sconti da “pellegrino” in alcune strutture.
Ancora laghetti. Stiamo scendendo, fa più caldo e il paesaggio è un po’ meno bello.
Arriviamo a Burolo all’” Associazione Mondo di Comunità”, dove ci ospitano per la notte. La comunità è in un bel posto, un ex- convento, con un parco grandissimo, vigna e orto, impegnativo da mantenere. Ci abitano 3 famiglie che si occupano dell’associazione.
Ceniamo in un ristorante nel paese.

4° giorno
3° tappa Burolo – Viverone. circa 20 km.

Lo zaino inizia a pesare e a farmi male il collo. La cosa più difficile è partire..

Passiamo a fianco della bellissima chiesetta romanica dei Santi Pietro e Paolo a Bollengo.

Paesaggio molto bello, in mezzo alle vigne. In alcuni tratti la via Francigena coincide con la Strada Reale dei vini.
Arrivo a Piverone con la sua torre, porta d’accesso al Ricetto, e dei grissini alle noci fantastici.

Compriamo il pranzo e lo mangiamo al Gesiun, splendida chiesetta romanica in parte crollata.

Arrivo a Viverone, bello il campanile romanico, ci sono le vigne di Erbaluce.
Il nostro b&b è in alto nel paese, è un posto particolare, come il suo proprietario, molto bello e curatissimo, la “Locanda Sant’Antonio Abate”. Sembra un Medioevo reinventato, con pavimenti in cedro profumato e fumetti di sant’Antonio http://www.bbsantantonio.eu/index.php/it/

Per il giorno dopo dobbiamo procurarci un passaggio per Ivrea per prendere il treno che ci riporterà alla macchina a Pont Saint Martin. Alla domenica non ci sono autobus.
Cena sul lago.

5° giorno

Bellissima colazione sotto la tettoia. Alla fine ci dà un passaggio in macchina il proprietario fino a Bollengo dove prendiamo un autobus che ci porta ad Ivrea. Nel viaggio di ritorno cerchiamo di raccogliere tutti i pezzettini che ci mancano. A Ivrea visita della cattedrale e della bellissima cripta.
Prendiamo il treno e arriviamo a Pont dove andiamo a vedere il ponte romano.

Al ritorno troviamo il complesso di San Lorenzo aperto perché c’è una visita del FAI. E’ splendido, con tanti affreschi.

San Lorenzo, battistero

San Lorenzo, battistero

Chiesa di San Lorenzo

Chiesa di San Lorenzo

Ci manca solo il Ciucarun, solitario campanile romanico di San Martino disperso tra i boschi di Burolo, che finalmente e a fatica troviamo. Ne valeva la pena.

Se ti è piaciuto l’articolo per favore condividilo con i tuoi amici! Grazie!
If you like my article please share it with your friends! Help me to improve my jobs. Thanks!