irlanda: dublino, cork, le scogliere di moher e il ring of kerry

La capitale Dublino, la vivace Cork, la rocca di Cashel, le scogliere di Moher e il panoramico Ring of Kerry.

luglio 2019

1° giorno

Partenza in aereo per Dublino. Soggiorniamo in un hotel molto carino, l’Uppercross Hotel, non molto vicino al centro, dove arriviamo di sera. Lungo la via molto carino un piccolo cortile, pieno di giovani, in cui ci sono bellissimi furgoncini che vendono street food.

2° giorno

Alla scoperta di Dublino. Bella passeggiata per arrivare in centro. Andiamo a visitare, con guida italiana, il Trinity College. Notevole la Long room, la grande biblioteca in legno ottocentesca che ospita 200.000 volumi, tra cui il preziosissimo Book of Kells. E’ uno dei libri più antichi al mondo, uno splendido Vangelo miniato dell’800.

il Trinity College

il Trinity College

La Long Room

La Long Room

particolare della pagina esposta del Book of Kells

particolare della pagina esposta del Book of Kells

tipico pub di dublino

tipico pub di dublino

Pranzo molto carino al Kilkenny shop, negozio con zona pranzo, come in altri locali della città. Prendiamo il bus hop on hop off. Gli autisti sono molto simpatici, sono anche guide e attori..tutto il bus intona ballate tipiche, tra cui quella dedicata alla bella Molly Malone, personaggio molto popolare a cui è anche dedicata una statua nel centro.

La statua dedicata a Molly Malone

La statua dedicata a Molly Malone

Si passa a fianco della grande fabbrica della Guinness, il tempo è poco… varrebbe una visita.

Scendiamo nel popolare e turistico quartiere Temple bar. Mangiamo presto in un pub tipico, con un ottimo fish and chips.

Alla sera assistiamo al famosissimo spettacolo di danza Riverdance al Gaiety Theatre. E’ splendido e coinvolgente, atmosfere magiche di leggende celtiche, la velocità e sincronia delle gambe dei ballerini è impressionante, anche se lo strabiliante record di 35 percussioni del piede al secondo lo detiene Michael Flatley, il primo ballerino che ha interpretato e ideato lo spettacolo.

3° giorno

Le colazioni mi piacciono molto, porridge, scones, muffins, croissants..

Prendiamo l’autobus che ci porta direttamente alla stazione dei bus di Dublino da cui prendiamo il pullman per Cork. Circa 4 ore di viaggio.

Attraversiamo la campagna irlandese, prati, mucche e cavalli.

Cork è una cittadina vivace e molto carina, piena di bei locali, pubs e ristoranti. Dormiamo in una residenza studentesca, dalle camere un po’ spartane ma molto particolare, architettura nordica che in Italia non si vede.  In centro c’è un bellissimo mercato coperto, l’English Market, di epoca vittoriana, con prodotti tipici che vengono utilizzati da tanti ristoranti della cittadina.

Interessante anche la cattedrale ottocentesca.

4° giorno

Per 3 giorni faremo dei tours guidati, in inglese, che abbiamo prenotato tramite il sito Get your guide, con la compagnia Paddywagon, molto precisi ed efficienti, guide preparate ma tempi molto stretti. Riusciamo a vedere tante cose ma mi resta la voglia di tornare in alcuni posti con più calma…

Oggi Rock of Cashel, splendida fortezza medievale. Il tempo è un po’ piovoso, uggioso e suggestivo, ma come dice la canzone “Il cielo d’Irlanda a volte fa il mondo in bianco e nero ma dopo un momento i colori li fa brillare più del vero”.

Kilkenny. Cittadina medievale. Non facciamo in tempo a visitare il castello ma solo la pregevole cattedrale romanica di Saint Canice. Dentro alla chiesa varie tombe, tra cui quella della strega Kytler, sfuggita al rogo (la sua serva non fu invece così fortunata). Nel paese bellissimi come sempre i locali con le facciate in legno colorato.

Cena in un ristorante molto carino The fish wife.

5° giorno

Oggi gita alle Cliffs of Moher, si parte presto perché la strada è tanta. La campagna è verdissima, appezzamenti divisi da siepi o muretti a secco, finalmente tante pecore e montoni!

Siamo fortunati e arriviamo alla scogliere col sole, in tante giornate la visibilità è quasi nulla. Invece lo spettacolo è maestoso. Preferiamo la parte più selvaggia, su un lato è stata costruita una grande scalinata, bella e ben fatta, ma che toglie un po’ di fascino a questo posto selvaggio. Speravo di vedere i puffins ma, se ci sono, sono molto lontani.

Pranzo a Doolin, vorrei tornare in questo delizioso paese pieno di piccoli pubs e guest houses, sull’oceano, punto di partenza per le isole Aran.

Visitiamo una zona particolare, il Burren, che significa roccioso. In un attimo la verde campagna si trasforma in un suolo roccioso, quasi lunare, pieno di spaccature in cui bisogna prestare attenzione nel camminare.

In giro vediamo dei cartelloni con un signore e un grande libro in mano. E’ un famosissimo sensale che presiede la festa dei singles più famosa d’Europa e in quel libro tiene gli appunti per organizzare gli incontri perfetti.

In Irlanda le tradizioni sono tenute molto in considerazione. Un tratto di autostrada è stato deviato perché sarebbe passato, a detta di esperti del folklore, proprio dove si raduna una gran numero di fairies, le fate che abitano, insieme ai leprecauni, i folletti, nei boschi.

il leprecauno sopra al pullmino di Paddywagon

il leprecauno sopra al pullmino di Paddywagon

6° giorno

Colazione in un locale molto carino, il Depeche, con musica dei Depeche mode.

Oggi andremo a percorrere il Ring of Kerry, un giro ad anello di circa 180 km, nella penisola di Iveragh.

Arriviamo a Killarney ( il prefisso Kil torna spesso nei nomi dei paesi, significa chiesa in gaelico) e decidiamo di non visitare la cittadina ma di fare un giro nel parco nazionale, in calesse. Bellissimo paesaggio, boschi, laghetti, castelli, cervi selvatici, mucche al pascolo.

Attraversiamo villaggi tipici e panorami meravigliosi, sull’oceano o interni, sulla campagna e fiumi, cerbiatti liberi.

Pranziamo in un bel paese, Waterville, sul mare. Charlie Chaplin si era così innamorato di questo posto da comprare qua una casa, enorme.

waterville, ring of kerry

Ecomuseo, il Kerry Bog Village Museum, con la ricostruzione di un piccolo villaggio del XIX secolo. Tetti di paglia, i thatched roofs, piccole stanze in cui si viveva insieme a mucche e maiali, camini in cui si bruciava la torba, che viene ancora usata in molte zone, dall’odore particolare e aromatico.

Anche nei posti visti oggi avrei voluto stare di più, fare passeggiate, stare seduta a guardare il mare..

7° giorno

Ultima colazione al Depeche, ultimo thè delizioso, muffin al lemon curd, croissant. Safe journey home…il saluto per chi parte.

Lungo ritorno, le ore di pullman col traffico di Dublino diventano 5, poi aereo, Ryan Air.